典拠:Dante Alighieri. Divina commedia: Inferno. Illustrata da Gustave Doré. Commento a cura di Daniele Mattalia. Milano: Biblioteca Universale Rizzoli, 2001: pp. 98-133.
訳者名:原口昇平(連絡先
最終更新日:2020年8月29日  ※引用の際 典拠、訳者名、URL、最終更新日を必ず明記


Dante Alighieri (1265-1321)
Canto V di Inferno.



	Così discesi del cerchio primaio 
giù nel secondo, che men loco cinghia, 
e tanto più dolor, che punge a guaio.			3
	Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia: 
essamina le colpe nell’entrata; 
giudica e manda secondo ch’avvinghia.			6
	Dico che quando l’anima mal nata 
li vien dinanzi, tutta si confessa; 
e quel conoscitor de le peccata				9
	vede qual loco d’inferno è da essa; 
cignesi con la coda tante volte 
quantunque gradi vuol che giù sia messa.		12
	Sempre dinanzi a lui ne stanno molte; 
vanno a vicenda ciascuna al giudizio;
dicono e odono, e poi son giù volte.			15
	«O tu che vieni al doloroso ospizio», 
disse Minòs a me quando mi vide, 
lasciando l’atto di cotanto offizio,				18
	«guarda com’entri e di cui tu ti fide: 
non t’inganni l’ampiezza dell’entrare!...». 
E ’l duca mio a lui: «Perché pur gride?			21
	Non impedir lo suo fatale andare: 
vuolsi così colà dove si puote 
ciò che si vuole, e più non dimandare».			24
	Ora incomincian le dolenti note 
a farmisi sentire; or son venuto 
là dove molto pianto mi percuote.				27
	Io venni in luogo d’ogni luce muto, 
che mugghia come fa mar per tempesta, 
se da contrari venti è combattuto.				30
	La bufera infernal, che mai non resta, 
mena li spirti con la sua rapina; 
voltando e percotendo li molesta.				33
	Quando giungon davanti a la ruina, 
quivi le strida, il compianto, il lamento; 
bestemmian quivi la virtù divina.				36
	Intesi ch’a così fatto tormento 
enno dannati i peccator carnali, 
che la ragion sommettono al talento.			39
	E come li stornei ne portan l’ali 
nel freddo tempo a schiera larga e piena, 
così quel fiato li spiriti mali:					42
	di qua, di là, di giù, di su li mena; 
nulla speranza li conforta mai, 
non che di posa, ma di minor pena.			45
	E come i gru van cantando lor lai, 
faccendo in aere di sé lunga riga, 
così vidi venir, traendo guai,					48
	ombre portate da la detta briga:
per ch’i’ dissi: «Maestro, chi son quelle 
genti che l’aura nera sì gastiga?».				51
	«La prima di color di cui novelle 
tu vuo’ saper», mi disse quelli allotta, 
«fu imperadrice di molte favelle.				54
	A vizio di lussuria fu sì rotta, 
che libito fé licito in sua legge, 
per tòrre il biasmo in che era condotta.			57
	Ell’è Semiramìs, di cui si legge 
che succedette a Nino e fu sua sposa: 
tenne la terra che ’l Soldan corregge.			60
	L’altra è colei che s’ancise amorosa, 
e ruppe fede al cener di Sicheo; 
poi è Cleopatràs lussuriosa.					63
	Elena vedi, per cui tanto reo 
tempo si volse; e vedi il grande Achille 
che con amore al fine combattèo.				66
	Vedi Parìs, Tristano»; e più di mille 
ombre mostrommi, e nominommi, a dito 
ch’amor di nostra vita dipartille.				69
	Poscia ch’io ebbi il mio dottore udito 
nomar le donne antiche e ’ cavalieri, 
pietà mi giunse e fui quasi smarrito.			72
	I’ cominciai: «Poeta, volontieri 
parlerei a quei due che ’nsieme vanno
e paion sì al vento esser leggeri».				75
	Ed elli a me: «Vedrai quando saranno 
più presso a noi; e tu allor li priega 
per quello amor che i mena, ed ei verranno».	78
	Sì tosto come il vento a noi li piega
mossi la voce: «O anime affannate, 
venite a noi parlar, s’altri nol niega!».			81
	Quali colombe, dal disio chiamate, 
con l’ali alzate e ferme al dolce nido 
vegnon per l’aere dal voler portate;			84
	cotali uscir de la schiera ov’è Dido, 
a noi venendo per l’aere maligno, 
sì forte fu l’affettuoso grido.					87
	«O animal grazioso e benigno 
che visitando vai per l’aere perso 
noi che tignemmo il mondo di sanguigno,		90
	se fosse amico il re de l’universo
noi pregheremmo lui della tua pace, 
poi c’hai pietà del nostro mal perverso.			93
	Di quel che udire e che parlar vi piace, 
noi udiremo e parleremo a vui, 
mentre che ’l vento, come fa, ci tace.			96
	Siede la terra dove nata fui 
su la marina dove ’l Po discende 
per aver pace co’ seguaci sui.					99
	Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui della bella persona 
che mi fu tolta, e ’l modo ancor m’offende.		102
	Amor, ch’a nullo amato amar perdona, 
mi prese del costui piacer sì forte, 
che, come vedi, ancor non m’abbandona.		105
	Amor condusse noi ad una morte: 
Caina attende chi a vita ci spense». 
Queste parole da lor ci fur porte.				108
	Quand’io intesi quell’anime offense, 
china’ il viso, e tanto il tenni basso, 
fin che ’l poeta mi disse: «Che pense?».		111
	Quando rispuosi, cominciai: «Oh lasso, 
quanti dolci pensier, quanto disio 
menò costoro al doloroso passo!».				114
	Poi mi rivolsi a loro e parla’ io, 
e cominciai: «Francesca, i tuoi martìri 
a lacrimar mi fanno tristo e pio.				117
	Ma dimmi: al tempo de’dolci sospiri, 
a che e come concedette amore 
che conosceste i dubbiosi disiri?».				120
	E quella a me: «Nessun maggior dolore 
che ricordarsi del tempo felice 
nella miseria; e ciò sa ’l tuo dottore;			123
	ma s’a conoscer la prima radice 
del nostro amor tu hai cotanto affetto, 
dirò come colui che piange e dice.				126
	Noi leggiavamo un giorno per diletto 
di Lancialotto come amor lo strinse: 
soli eravamo e sanza alcun sospetto.			129
	Per più fiate li occhi ci sospinse 
quella lettura, e scolorocci il viso; 
ma solo un punto fu quel che ci vinse.			132
	Quando leggemmo il disiato riso 
esser baciato da cotanto amante, 
questi, che mai da me non fia diviso,			135
	la bocca mi baciò tutto tremante. 
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: 
quel giorno più non vi leggemmo avante».		138
	Mentre che l’uno spirto questo disse, 
l’altro piangea;, sì che di pietade 
io venni men così com’io morisse; 
	e caddi come corpo morto cade.			142



ダンテ・アリギエーリ(1265-1321)
『神曲』地獄篇第5歌



	こうして私は第一の圏から
第二の圏へ降りた、その外周は狭まり、
責め苦は増し、うめき声を催させるほどだ。
	そこにミノスが恐ろしい形相で坐し、怒鳴り声を上げている。
入り口で罪を取り調べて、
裁き、尾を巻き、下へと送っているのだ。
	つまり悪しく生まれついた魂が
彼の前に来ると、自らのすべてを告白してしまうので
罪を知りぬいたあの者が
	地獄の中でその魂にふさわしい場所を見出し、
尾を自らの身体に巻き付け、その回数に
ひとしい数の圏へと落としてしまうのだ。
	常にミノスの前には大勢の者が立ち並び、
一人ひとり順に裁かれに行く。
罪を語り、判決を聞き、そして下へと落とされる。
	「おお苦しみの隠れ家へ来ているお前よ」
ミノスは私を見るとそう語りかけてきた、
大いなる務めを中断して。
	「気をつけよ、どこに入り、何にその身を委ねているか。
入り口の広さに欺かれるな!」
するとわが師はミノスにおっしゃった。「何のために怒鳴る。
	彼の定められた歩みを阻むな。
かく望まれているのだ、望まれることが
叶う彼方においては。もう呼びかけるな」
	今や痛ましい調べが
私に聞こえてくる。今や来たのだ
おびただしい嘆きがわが胸を打ち鳴らすところへ。
	私は一切の光が消え去る場所へ来ていたのだ、
うめき声が鳴り響いていた、ちょうど海が嵐により
逆風に襲われて轟くかのように。
	地獄の烈風は、決して止むことなく、
亡霊どもを凄まじい勢いでさらっては
引き回し、打ち叩き、苛んでいる。
	亡霊どもはあの崖崩れの前へやってくると、
そこで金切り声をあげ、嘆き、嗚咽し、
そこで神の力を呪う。
	私は悟った、このように苦しめられ
断罪されているのは肉欲の罪を犯した者たちだ、
理性を欲求に服従させている者たちだと。
	そしてちょうど椋鳥がその翼によって
寒い季節に、広がり群がって飛ぶように、
悪しき亡霊どもはあの風によって、
	あちらこちら、上へ下へと振り回されていて、
いかなる希望にも決して慰められることはなく、
息をつく暇もなければ、罰が軽くなることもない。
	また、鶴の群れが哀歌をうたいながら、
長い詩行を空に書きつけるかのごとく飛ぶように、
亡霊たちが悲嘆の尾を引きながら、
	先ほどの烈風に乗って近づいてくるのを私は見た。
そこで私は言った。「師よ、あの者たちは
誰でしょう、黒き風にあれほど懲らしめられているのは」
	「お前が物語を知りたがっている者どもの
先頭にいる女は」と師はそのとき言われた、
「数多の言語を支配した女帝。
	色欲の大罪にすっかり手を染め、
独自の法を公布して欲望を正当化したのだ、
差し向けられた非難を払いのけるために。
	彼女はセミラミス、伝えられているところでは
ニノス王の後を継いだが、妻でもあったという。
支配していたその土地は、今はスルタンが治めている。
	次の女は愛のために自殺し、
またシュカイオスの遺灰に立てた誓いを破った。
その次は色を好んだクレオパトラ。
	ヘレネーを見よ、あの女をめぐって長く悪しき
時代が流れた。偉大なるアキレウスを見よ、
あの男が最後に戦った相手は愛だった。
	見よパリスを、トリスタンを」そして数多の
亡霊どもを師は指差し、名を私に教えてくださったのだ
愛により現世から引き離された者どもの名を。
	師から古代の貴婦人や
騎士の名を聞いた後で、
私は憐れみに襲われ、気を失うところだった。
	私は切り出した。「詩人よ、ぜひとも私はどうか
あの連れ添って飛ぶ二人に話しかけとうございます
風にかくも軽々と舞っているようですが」
	師は私に言われた。「あの者たちが
われらにもっと近づくときを待つのだ。そのときが来たら
二人を振り回すあの愛にかけて頼み込め、するとあの者たちは来る」
	風が弧を描きながら二人をこちらへ運んでくるとすぐに
私は声を張り上げた。「おお愛に喘ぐ魂よ、
われらのもとへ来て語りたまえ、それが禁じられていないならば!」
	ちょうど、愛おしい巣に翼を広げながら留まる
雛の求めに呼ばれて、雌鳩が
求めながら風に運ばれてくるように、
	かの二人はディドーがいる群れから離れて、
悪しき空気をわたってわれらのもとへやってきた、
かくも強かったのだ、愛を込めた叫びは。
	「おお優しく善良なる生者よ
世を血で汚した私たちを
闇の空気を通って訪うたあなたよ
	もしも森羅万象の王が味方であれば、
私たちはかの王にあなたの無事を祈ったであろうのに、
なぜならあなたは私たちの邪な苦しみを憐れんでくれるのだから。
	あなたの話したいこと、また聞きたいことを
私たちは聞き、またあなたに話そう、
風が今まさにそうしているように、沈黙しているうちに。
	私の生地が坐すは
ポー川が下り
支流とともに安らうあの岸辺。
	愛、奪われた高貴な心に燃え立つそれこそが
麗しい姿体でこの方を捕らえてしまい
その体は私の魂と引き離された。その仕儀が今も私を苦しめる。
	愛、愛される者に愛するつとめを免じはしないそれこそが
この方のかくも強い魅力によって私を捕らえてしまい
見ての通り、今も私を離さない。
	愛こそが私たちを一体の死へと導いた。
私たちの命を消した者を待ち受けるのはカイーナの層」
こうした言葉がかなたから私たちへ届けられた。
	責め苦を受ける魂の声を聞いて私は
頭を垂れ、うつむいたままでいた、
師が私に「どう思う」とおっしゃるまでは。
	答えるとき、私はこう語り出した。「おお哀れ、
どれほど甘美な思いが、どれほどの欲望が
この者たちを痛ましい道へ進ませたのか」
	それからふたりの魂に向かって
こう話し始めた。「フランチェスカよ、あなたの苦しみに
私は悲しみと憐れみを催し、涙せずにはいられないほどだ。
	だが教えてくれ。甘美なるためいきをついていたころ、
何をどのように愛が認めたために
明らかでなかった互いの欲望を知ることになったのか」
	すると彼女は私に。「何よりもまして苦しいことだ
みじめな境遇の中にあって幸せなひとときを
思い出すことは。それはあなたの師もご存じのことだ。
	だが私たちの愛のはじまりを知りたいという
望みをあなたがそれほどまでに抱くのであれば、
嘆きながら語る人のように語ることにしよう。
	私たちはある日気晴らしに共に読んでいた
ランスロットの物語を、愛がいかに彼を仕えさせたかを。
二人きりで、疑いは少しも抱いていなかった。
	そんな私たちに何度も互いに目を向けさせたのは
あの物語、そして私たちは顔色を失った。
けれどあのときまでは、私たちは負けてはいなかった。
	愛にかられた者があこがれの微笑みに
口づける場面を共に読んだとき、
この人は、私からかたときも離れることはなくなり、
	その強くわななく唇で私に口づけたのだ。
本とその作者が仲介人となり、
あの日物語の続きを私たちが読むことはなくなった」
	一人の魂がこう語る間、
もう一人は泣いていた。そして憐れみのあまり
私はこと切れるかのように気を失った。
	そしてなきがらが崩れ伏すかのように崩れ伏したのだ。