Eugenio Montale (1896-1981)
da Ossi di seppia, 1925.
Il viaggio finisce qui:
nelle cure meschine che dividono
l’anima che non sa più dare un grido.
Ora i minuti sono uguali e fissi
Come i giri di ruota della pompa.
Un giro: un salir d’acqua che rimbomba.
Un altro, altr’acqua, a tratti un cigolio.
Il viaggio finisce a questa spiaggia
Che tentano gli assidui e lenti flussi.
Nulla disvela se non pigri fumi
La marina che tramano di conche
I soffi leni: ed è raro che appaia
Nella bonaccia muta
Tra l’isole dell’aria migrabonde
La Corsica dorsuta o la Capraia.
Tu chiedi se così tutto svanisce
In questa poca nebbia di memorie;
se nell’ora che torpe o nel sospiro
del frangente si compie ogni destino.
Vorrei dirti che no, che ti s’appressa
l’ora che passerai di là dal tempo;
forse solo chi vuole s’infinita,
e questo tu potrai, chissà, non io.
Penso che per i più non sia salvezza,
ma taluno sovverta ogni disegno,
passi il varco, qual volle si ritrovi.
Vorrei prima di cedere segnarti
codesta via di fuga
labile come nei sommossi campi
del mare spuma o ruga.
Ti dono anche l’avara mia speranza.
A’ nuovi giorni, stanco, non so crescerla:
l’offro in pegno al tuo fato, che ti scampi.
Il cammino finisce a queste prode
che rode la marea col moto alterno.
Il tuo cuore vicino che non m’ode
salpa già forse per l’eterno.
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エウジェーニオ・モンターレ (1896-1981)
『烏賊の骨』(1925)から
旅はここに終わる、
もはや叫び声ひとつ上げられないこころを
引き裂くみじめな苦悩のなかに。
いまや時の刻みは等しく定まり
まるでポンプの車輪の回転のようだ。
一回転、ごぼごぼと昇る水。
もう一回転、また水、ときに軋る音。
旅は終わる、ゆるやかな
果てない潮の誘うこの岸辺に。
やわらかなそよ風と貝の織りなす
海岸線は何も洗いはせず
ぼうと煙るばかりだ。静まり返った凪のなかで
さまよう風の群島のあいだに
コルシカ島かカプライア島の稜線は
めったにあらわれはしない。
おまえは問う、このささいな記憶の霧のなかに
こうしてすべては消え失せるのか、と。
茫洋たる時刻や砕け散る波の
反芻のなかにあらゆる運命は尽きるのか、と。
否と言わせてくれ、おまえは迫りくる時を過ぎて
時代の彼方へと越えゆくことになるだろう。
欲する者だけが果てずにいられるかもしれない、
かなうとすれば、おれではなくおまえなのだ。
きっとほとんどの者に救いはないだろう
しかしいくらかの者はあらゆるもくろみを打ち破って
抜け道をゆき、欲したものをみな見出すはずだ。
おれが斃れる前におまえに教えたい、
波立つ海原の
あぶくやうねりのようにはかない
その逃走の道を。
おまえにおれのしみったれた希望をも託そう。
新たな日々に、おれは疲れて、それを育んでゆけない。
おまえを救うそれを、おまえの死と引き換えにくれてやる。
道は尽きる、この
うつろいうごめく潮の蝕む岸辺に。
おまえの近しいこころはおれのことばにとらわれず
きっともう永遠へ向けて出帆している。
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